Ammaccando la tradizione

Ammaccàmm in dialetto napoletano vuol dire ammaccare, stendere, ed è un chiaro riferimento alla nobile arte di stendere, con pochi e sapienti gesti, la pagnottella di pasta di pizza.

Siamo a Pozzuoli, la Napoli che Napoli più non è, ma è così vicina da esserle indissolubilmente legata; qui Salvatore Santucci – accompagnato da Nicola Taglialatela in questa impresa – ha da poco aperto “Ammaccàmm”, pizzeria che forse sarebbe meglio definire un laboratorio di impasti, anzi, un’officina di impasti, come riportato anche nel menù: forte di anni di ricerche e sperimentazioni sugli impasti per pizza, dopo aver girovagato un po’ per l’Italia, Salvatore ha deciso di rompere con la tradizione proprio nella città della tradizione.

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Salvatore non è l’ultimo discendente di una genealogia di pizzaioli, è libero da bagagli familiari e questo è un suo punto di forza, nel declinare i suoi impasti con uno sguardo nuovo e libero da sovrastrutture, pur muovendosi comunque nel solco della tradizione, essendo un membro senior dell’Associazione Pizza Verace Napoletana. Estro e creatività personali l’hanno portato a sperimentare ingredienti di prima qualità e non sempre immediati per un impasto pizza napoletano.

Un approccio più da chef che da pizzaiolo, come dimostrano anche gli abbinamenti e gli ingredienti che propone sui dischi di pasta, cambiando spesso sia gli impasti che i condimenti della pizza, con un’estrema attenzione alle stagioni, tanto da declinare il menù su questa base.

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Gli ultimi scampoli di un inverno mai realmente pervenuto ci riservano vellutata di zucca, provola, pomodorino del piennolo e nduja calabrese, ottimo contrappunto alla dolcezza della zucca, su base pizza nera al carbone vegetale, dai riuscitissimi cromatismi. I funghi, le noci, il tartufo e la provola sono invece serviti su un impasto a base di canapa – sì, proprio, canapa. La bellissima e saporitissima carciofata si avvale di un arruscamento extra, anzi, di un aCruscamento: il fondo della pizza è passato su un velo di crusca che durante la cottura contribuisce alla sensazione di arruscato, bruciacchiato. Carciofi di Paestum igp, olive taggiasche e provola dei Monti Lattari a completamento della pizza. Una devozionale margherita autodedicata – la Santucci – sfrutta 48 ore di lievitazione per un disco di pasta sul quale uno straordinario pomodoro San Marzano dop è appena cotto, assieme alla mozzarella di bufala e a una spruzzata di origano in uscita.

La primavera è alle porte ed il 21 Marzo il menù cambia nuovamente; bisogna affrettarsi.

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Pizzeria Ammaccàmm
Piazza Capomazza 17, Pozzuoli, NA – Tel. 081.5260467

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Fabrizio Cioffi

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