I Besuschio

Molte volte mi sono chiesta cosa faccia di un cuoco un grande cuoco o di un pasticcere un grande pasticcere. Cosa sia quel quid che fa oltrepassare la soglia della “normalità” e che distingue una meteora da un successo duraturo.

Certamente non esiste una risposta universale, ma quando entri nella Pasticceria Besuschio, dove il primo istinto è strabuzzare gli occhi al cospetto di una distesa meravigliosa e varia di monoporzioni, lievitati, pasticcini e praline, e dopo averne assaggiato copiosamente senza stufarti, senza sentirti particolarmente appesantito e con il palato libero da grassi e retrogusti strani, gli ingredienti che fanno di Andrea Besuschio un grande pasticcere appaiono immediatamente ben chiari.
Centosettanta anni di tradizione alle spalle non sono bruscolini, ma sono un tesoro da cui partire ed arricchire. E  non sono bruscolini la competenza, la dedizione, la conoscenza ed il metodo che a parlare con lui sembrano cose scontate, ma se cose scontate fossero, vivremmo tutti in un mondo  di pasticcerie fantastiche.
Abbiategrasso è un grazioso paese dell’hinterland milanese poco lontano anche da Pavia, il capostipite della dinastia Besuschio parte da Milano, piazza Fontana, e vi approda nel 1845 in piazza Marconi.
E da quel lontano 1845 tante cose sono rimaste immutate nei bei locali di Abbiategrasso, ma tante sono cambiate, pur nel pieno rispetto di quel dolce passato.

besuschio forno

E’ ancora lì, ad esempio, un forno spettacolare, costruito con 60 mila mattoni refrattari, che nel tempo è stato alimentato da legno, da carbone, da gasolio e da gas e che ancora oggi, sempre in funzione, accoglie i panettoni per cui Besuschio è famoso. Ed accanto a lui, perfettamente a loro agio, apparecchiature sofisticate e tecnologiche che insieme all’esperienza e alla perizia dei maestri pasticceri formano una squadra armoniosamente composta.
E poi di nuovo c’è il packaging di cui Roberta, moglie di Andrea, si occupa.
Ci sono le due camere ricavate da un’ala, ristrutturata ad arte, del palazzo storico di famiglia in cui la pasticceria ha sede.
E poi c’è la gelateria, aperta il pomeriggio d’estate.

 

Chiacchiere a parte, fate tesoro di un consiglio da amica: partite da Milano la domenica mattina quando la città è ancora tranquilla e regalatevi una gita ad Abbiategrasso, ad arrivarci ci impiegherete poco più di mezz’ora.
Sedetevi ai tavolini sotto i portici di Piazza Marconi, se è una bella giornata, altrimenti andranno benissimo le sale interne, rilassatevi e concedetevi una prima colazione con la “C” maiuscola. Caffè, latte macchiato, cappuccino, preparati tutti ad arte, e poi divertitevi a scegliere tra la grande varietà di lievitati e dolci da colazione. I krantz, le veneziane, i cornetti, la sfoglia con le mele, i plumcake, le frolle, scegliete secondo i vostri gusti, non sbaglierete.

 

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Lydia Capasso

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