Il gusto di Proust di Andrea Aprea

Il gusto di Andrea Aprea Da Napoli a Milano, ma vanta esperienze addirittura al Fat Duck, dal 2011 alla guida del Vun, il ristorante del Park Hyatt a Milano, e da qualche mese neostellato dalla Guida Michelin. Stavolta è Andrea Aprea a rispondere al nostro “Gusto di Proust, ovvero il questionario di Proust a gusto nostro”.

Come definiresti la tua cucina, in tre aggettivi?
Contemporanea, Innovativa, Tradizionale.

Quali sono le tre cose che porteresti con te sull’isola deserta?
Mozzarella di bufala , Pomodori, Olio d’oliva extravergine.

Qual è stato il tuo primo flop ai fornelli? E il più recente?
Non ricordo ma sicuramente agli inizi della mia carriera.

Qual è il tuo peggior difetto? E la tua migliore qualità?
Il difetto: la testardaggine.
La qualità: la perseveranza.

Quale ingrediente non è mai presente nei tuoi piatti?
La maggior parte delle interiora.

Chi è il tuo eroe/la tua eroina?
L’eroe è James Bond.
L’eroina è il gelato alla nocciola.

Qual è il primo ricordo che hai di te stesso ai fornelli?
È passato tanto tempo ……..

Se dovessi scegliere un solo piatto che ti rappresenti, quale sarebbe?
Il dolce e salato della caprese.

Qual è l’ultimo libro che hai letto?
Pentole e provette di Herve This.

Quale piatto vorresti che qualcun altro cucinasse per te?
Un buon curry.

Qual è il paese dalla gastronomia più affascinante per te, Italia a parte?
L’Asia in generale.

Cosa ami fare quando non sei in cucina?
Viaggiare.

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Redazione GIEMME

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