Come definiresti la tua cucina, in tre aggettivi?
La nostra cucina mi piace definirla SINCERA, DIVERTENTE E SENZA FRONTIERE.
Quali sono le tre cose che porteresti con te sull’isola deserta?
Porterei sicuramente del fuoco e due maiali, un maschio e una femmina!
Qual è stato il tuo primo flop ai fornelli? E il più recente?
Il primo flop: avevo 17 anni e facevo lo chef in un ristorante in Uruguay ; avevo fatto una sorta di budino di pesce e un amico del ristorante mi ha detto: sembra un soufflé; e ignorando completamente la rigidità di quella preparazione decise di chiamarlo così. A metà servizio sfortuna volle che seduto al tavolo ci fosse il più grande critico gastronomico del mio paese… il finale immaginatelo voi… L’ ultimo flop: a un tavolo super importante mi è rimasta attaccata la carta da cucina in una preparazione; per fortuna il cliente l’ha semplicemente spostata e ha continuato a mangiare…
Qual è il tuo peggior difetto? E la tua migliore qualità?
Sono uno che cambia umore spesso nell’ arco della giornata. La migliore qualità la sto ancora cercando, preferisco vedere gli sbagli e lavorare su quelli.
Quale ingrediente non è mai presente nei tuoi piatti?
Non escludo mai nessun ingrediente ma sinceramente non amo usare il pepe nero.
Chi è il tuo eroe/la tua eroina?
Gastronomicamente parlando JOAN ROCA.
Qual è il primo ricordo che hai di te stesso ai fornelli?
Mi piaceva cucinare sempre e da piccolo tante volte lo facevo per necessità; invitavo a casa i miei amici a mezzogiorno dopo la scuola e cucinavo una pasta condita solo con la cipolla super appassita che ci piaceva moltissimo.
Se dovessi scegliere un solo piatto che ti rappresenti, quale sarebbe?
Come gioco e divertimento penso sia la cipolla di zucchero soffiato.
Qual è l’ultimo libro che hai letto?
“Las venas abiertas de America latina” (Eduardo Galeano).
Quale piatto vorresti che qualcun altro cucinasse per te?
Spaghetti al pomodoro. Buoni, però!
Qual è il paese dalla gastronomia più affascinante per te, Italia a parte?
Il paese che mi attrae di più è la Cina.
Cosa ami fare quando non sei in cucina?
Dedicarmi un po’ alla mia famiglia.
L’unico consiglio che potrei dare è quello di cercare di cucinare un po’ di più a casa propria, è un gesto d’amore verso noi stessi. Non surgelati, prodotti freschi di stagione.