Difficile non aver mai sentito nominare i Sorbillo, tra le più prolifere e famose dinastie di pizzaioli napoletani, di cui Gino è il degno erede.
Pizzaiolo è suo padre, il diciannovesimo di 21 figli tutti pizzaioli, pizzaioli erano i suoi nonni e il suo bisnonno, pizzaiolo suo fratello Antonio, ça va sans dire.
La pizza Gino ce l’ha nel sangue e nel cuore e ne è diventato a tutti gli effetti l’ambasciatore nel mondo.
E con la generosità e l’entusiasmo che lo contraddistinguono ha risposto per noi al Gusto di Proust, il Questionario di Proust alla nostra maniera.
1) Come definiresti le tue pizze, in tre aggettivi?
Artistiche, contemporanee, novelle (come il vino, ma tutto l’anno…)
2) Quali sono le tre cose che porteresti con te sull’isola deserta?
Porterei i miei cari, youtube, una palestra.
3) Hai mai preparato una pizza davvero sbagliata?
Le mie pizze le vedo tutte sbagliate che però piacciono.
4) Qual è il tuo peggior difetto? E la tua migliore qualità?
Il peggior difetto: generosità. La migliore qualità: il coraggio.
5) Quale ingrediente non è mai presente nelle tue pizze e perché?
Non sono presenti i prodotti della grande distribuzione perché sono tristi.
6) Chi è il tuo eroe/la tua eroina?
I miei eroi sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
7) Qual è il primo ricordo che hai di te stesso in pizzeria?
Ricordo la paura di fare qualcosa di sbagliato.
8) Se dovessi scegliere una sola pizza che ti rappresenti, quale sarebbe e perché?
La “Fritta al Forno” (marchio brevettato ma che tanti usano fino a quando voglio io…) preparata in modo da sembrare fritta ma che invece fritta non è. Mi piace perché è un buon compromesso per chi vuole la pizza fritta senza eccedere con le calorie.
9) Qual è l’ultimo libro che hai letto?
“Si Cucine Cumme Vogli’i’….”, presentazione di Dario Fo.
10) Quale piatto vorresti che qualcun altro cucinasse per te?
I vermicelli spezzati in brodo come li faceva mia nonna ai Quartieri Spagnoli.
11) Qual è per te il cibo popolare o da strada migliore del mondo, pizza a parte?
Per me sarebbero gli spaghetti (proposti in due-tre modi) come venivano venduti nell’antica Napoli.
12) Cosa ami fare quando non sei in pizzeria?
Stare in silenzio a sognare.
Lascia un piccolo consiglio ai nostri lettori: un ingrediente da riscoprire.
Il finocchio, ma anche la verza.