Le birre artigianali di Eurhop 2014

L’edizione 2014 di Eurhop si è appena conclusa a Roma; quest’anno un’ampia panoramica sul meglio della produzione brassicola italiana, con tanti ospiti stranieri. Siamo andati a fare qualche assaggio.

L’anno scorso, alla sua prima edizione, Eurhop si proponeva come rassegna di birrifici Europei (e non solo), ritagliandosi uno spazio originale nella selva di eventi brassicoli. Perchè se è vero che il mondo della birra artigianale è in espansione, ciò vale anche per il mondo degli eventi dedicati al mondo della birra.

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Eurhop quest’anno mantiene la location del bellissimo Salone delle Fontane all’EUR, mantiene la formula delle degustazioni guidate dal bravo Lorenzo Kuaska Dabove, ma inverte la selezione dei birrifici, dando maggior spazio alle produzioni italiane e relegando (fisicamente) negli angoli i birrifici stranieri; forse un’occasione persa! Comunque non ci scoraggiamo e andiamo alla ricerca di questi ultimi; ecco i nostri cinque assaggi:

Rosèe d’hibiscus – Birrificio Dieu du Ciel (Canada)

Il brewpub / micribirrificio di Montreàl, Canada, ha fatto della birra di qualità un vero e proprio atto di fede; la Rose d’hibiscus è una birra di frumento dal colore arancio tenue tendente al rosa, grazie all’infusione di fiori d’ibisco durante la fermentazione. Al naso sentori d’ibisco e coriandolo che si ritrovano nell’aroma di questa birra dalla leggera acidità floreale che ne esalta ancor di più la freschezza.

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Smoked Imperial IPA – Birrificio Gänstaller Bräu (Germania)

Andreas Gaenstaller è uno dei più bravi mastri birrai tedeschi, secondo alcuni il migliore; ha una birreria molto accogliente nei pressi di Bamberga, spesso meta di turismo brassicolo. La sua elaborazione di IPA affumicata parte da una più teutonica Heller Rauch, utilizzando però luppoli americani, tedeschi e neozelandesi. Erbaceo deciso quindi al naso, quasi pungente, agrumato; affumicato ben presente ma che non prevale. Aromi di speck e amaro finale luppolato e rinfrescante, in una birra per niente banale e molto equilibrata.

Imperial Porter – All In Brewing (Svezia) / Lervig Aktiebryggeri (Norvegia)

Collaborazione tra la brewfirm svedese All In e il birrificio norvegese Lervig; All In è una brew-firm molto attiva che, più che legarsi ad un unico produttore, ha sviluppato tante collaborazioni in giro per l’Europa, inclusa l’italiana Toccalmatto. La Imperial porter si presenta nera, con un bel cappello cremoso. Sentori di caffè e malto tostato, frutti rossi, vaniglia. Aroma inizialmente dolce e finale amaro di caffè molto ben bilanciati; una birra dal corpo cremoso, importante, complessa e magistralmente equilibrata.

Gueuze – Cantillon (Belgio)

La presenza della Brasserie Cantillon alla manifestazione vale il biglietto. Un mito brassicolo per appassionati di fermentazioni spontanee e birre acide, ha portato ad Eurhop diversi Lambic. La Gueuze è un tripudio di note acide di limone, mela, agrumi, fieno, crosta di pane in un equilibrio mai scontato. Per amanti del genere.

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Sweetearth – Eastside brewing (Italia)

Lat but not least, uno delle più interessanti realtà italiane: Estaside brewing è una brewfirm pontina, nata dalla passione di Luciano Landolfi – (oramai ex) affermato home brewer di Latina – e soci. A breve il cambio di pelle, con l’apertura del proprio birrificio, sempre in zona Latina. La Sweetearth è una american brown-ale, con un bel cappello di schiuma compatta, sentori agrumati e di malto ben pronunciati. Aromi di frutti rossi, caramello e lieve caffè, con una bella chiusura amara e secca. Una birra che si fa bere con piacere.

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Fabrizio Cioffi

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