M’ama Food: un catering etnico e solidale

Avrei potuto scomodare Foscolo, Zacinto e le sue sacre sponde per raccontare il disagio di chi è costretto a lasciare la sua terra, le sue abitudini e le sue tradizioni, ed introdurvi  così un progetto che è entrato nel mio cuore sin da quando più di un anno fa per la prima volta me ne hanno parlato.
Un progetto che naturalmente ha a che fare con il cibo, con la sua complessità e con la sua interdisciplinarità, con il suo essere sempre e comunque aggregante ed accogliente.
Ne sarebbe venuta fuori una noiosa quanto lunga introduzione socioculturalpolitica, poco adatta a questi lidi; veniamo dunque al sodo: voglio raccontarvi di M’ama Food che è un catering etnico e solidale non a scopo di lucro, che opera a Milano ed in Lombardia.

Ma questa è la fine della storia, tenetelo a mente e cominciamo dall’inizio.

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In Italia ci sono attualmente 56 mila rifugiati, persone cioè che sono costrette a fuggire dal loro paese di origine per fondato timore di incorrere in persecuzioni politiche, razziali o religiose.
La maggior parte sono donne, spesso con i loro figli, somale, eritree, pakistane, dell’est Europa, e non solo, un universo che si trova in Italia in condizioni di disagio, ai limiti dell’emarginazione, con una serie infinita di problemi da dover affrontare, non ultimo il lavoro.

Il mondo di molte di queste donne è la cucina, luogo in cui, forse meglio che in altri, hanno modo di non perdere il contatto con la propria cultura e con la propria identità, sentirsi attive e utili e mantenere una sorta di continuità con il proprio passato.
Perchè allora non sfruttare la cucina ed il cibo per creare opportunità di integrazione, di formazione e, perchè no, di inserimento professionale?
Da questa idea è partita Elena Romano, energica e battagliera educatrice della cooperativa sociale “Farsi Prossimo”, che molte di queste donne accoglie a Milano, quando ha pensato di organizzare dei laboratori di cucina in cui le donne potessero incontrarsi e cucinare insieme i piatti tradizionali dei loro paesi di origine.

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Il passo dai laboratori alla concretizzazione di un catering è stato una evoluzione naturale ma lunga ed articolata.
L’organizzazione, la logistica, gli spazi, la burocrazia, la mancanza di fondi, la formazione delle donne, abili cuciniere per diletto ma non per professione, sono solo alcune delle problematiche affrontate, e solo in parte risolte.
Molti gli sforzi e le energie profusi in questo progetto: una cucina, quella della fondazione Bertini, a cui appoggiarsi nell’attesa sia pronta quella definitiva; due giornate a settimana in cui le ragazze sono impegnate in corsi di formazione tenuti da un Riccardo Milani che ha fatto di loro una vera e propria brigata di cucina ordinata ed organizzata e che è diventato il loro mentore anche durante il servizio; aziende che hanno capito l’importanza del progetto ed hanno cominciato a dare una mano, non ultima Valrhona che ha mobilitato la sua testa di serie in Italia, Gianluca Fusto, per una giornata di formazione.

Com’è come non è, ora Mary, Meron, Sundus, Farhat, Sadia, sono pronte, e non solo  hanno cominciato a lavorare all’interno del catering M’ama Food, ma qualcuna è riuscita anche a trovare collocazione in cucine di ristoranti ed affini.
Ed allora per tornare a dove eravamo partiti: M’ama Food è un catering etnico e solidale non a scopo di lucro che opera a Milano ed in Lombardia,e la squadra formata da Mary, Meron, Sundus, Farhat, Sadia & co, e capitanata da Elena e da Riccardo, cucina davvero bene zighinì, sambousa, falafel, cous cous, risi thailandesi e tutto il bello ed il buono delle loro cucine.

 

M’ama Food, catering dal mondo.
tel. 02.333000945 fax. 02.29522572 cell. 334.6560563 e-mail catering@farsiprossimo.it

 

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Lydia Capasso

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