Preparati parte II: let’s go to the USA!

Torniamo a parlare di preparati per dolci, quelle misteriose e invitanti miscele di farina, zucchero e vari altri ingredienti che fondamentalmente hanno come scopo principale (oltre a farsi acquistare, ovviamente), quello di far credere che tutti, con poco sforzo, possono essere in grado di preparare un dolce, dai più classici ai più “esotici”, come quelli della tradizione americana.

Bene, del fatto che tutti possano preparare un dolce casalingo, siamo ultra convinti anche noi: però la nostra convinzione non é pre-miscelata, confezionata e messa in vendita a caro prezzo, ma è semplicemente la consapevolezza che una buona ricetta, una bilancia, e pochi ingredienti da mescolare, possano egregiamente sostituire – e anzi, superare – i preparati in polvere.

La volta scorsa la citazione della polverina gialla per crème caramel ha evocato in qualche lettore ricordi – anche nostalgici – dei preparati che hanno accompagnato l’infanzia di chi era bambino negli anni settanta-ottanta, compreso quello, che probabilmente avevo rimosso, della polverina ancora più gialla e fosforescente di quella per budini, quella per la crema pasticciera, che qualche volta ricordo sia entrata anche in casa mia, prima del veloce ritorno materno ai più rassicuranti tuorli d’uovo.

Se la nostalgia è canaglia, la razionalità ci può tranquillamente aiutare a lasciare al passato la fase in cui l’industria cominciava a puntare al desiderio delle donne di fare altro oltre che trascorrere tanto tempo in cucina, mettendo a loro disposizione ciò che la ricerca tecnologica – con i suoi passi da gigante, anche nel campo dell’alimentazione – consentiva, e a compiere un ritorno al futuro in cui stare in cucina magari è ancora una necessità, ma preparare un dolce in casa conserva il suo fascino.

Dopo esserci cimentati con due classici, come la torta Margherita e la torta al cioccolato, proviamo a curiosare cosa succede nel settore dei dolci d’oltreoceano: preparati per muffin e per pancakes si sprecano e si susseguono sugli scaffali, sia prodotti in Italia, sia di marche americane.

Ho provato per voi due di questi preparati: uno per muffin con gocce al cioccolato, alla cui ricetta sono risalita con il solito metodo del reverse cook-engineering (perdonatemi il neologismo, vuol dire semplicemente che, mi sono basata sulla lista degli ingredienti della miscela confezionata e sul criterio secondo il quale gli ingredienti devono essere elencati da quello presente in quantità maggiore a quello presente in quantità minore, nonché sulle proporzioni “comuni” nella preparazione di questi dolcetti). I muffin con il preparato non erano male, ma a quelli rifatti in casa manca decisamente quell’aroma finto-vaniglioso-industriale, che a me non piace per niente.

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Storia a parte per i pancakes: la miscela americana che ho acquistato era terribilmente salata, ai limiti dell’immangiabile, e l’aggiunta di solo latte e un uovo non mi ha aiutato ad ottenere i migliori pancakes della mia vita, volendo girare un po’ intorno alla questione diplomaticamente. Motivo per cui, non me ne vogliate, la ricetta che vi do non é basata sul preparato, ma é una ricetta collaudatissima, ispirata a quella di Laurel Evans, pubblicata nel suo libro Buon Appetito America! e sperimentata nei giorni fortunati in cui avevo il latticello, ma anche nei giorni intermedi in cui avevo latte, yogurt e limone, e pure in quelle mattine in cui la voglia di pancakes arrivava improvvisa e improcrastinabile (“mamma, facciamo i pancakes?? Dai, ti prego…….”) e nel frigo c’era solo il latte.

Come per le torte, tenete da parte per Natale l’idea di preparare le vostre miscele da regalare agli amici alle prime armi in cucina o a quelli troppo indaffarati, saranno certamente dei doni apprezzati.

E ora buon divertimento…anzi, have fun!!

MUFFIN CON GOCCE DI CIOCCOLATO

Per il preparato

200 g farina

80 g di zucchero

50 g di gocce di cioccolato

10 g di lievito chimico

mezzo cucchiaino raso di bicarbonato

un pizzico di sale

Ingredienti da aggiungere

1 uovo

70 g di burro

100 ml di latte (il preparato industriale richiede acqua perchè contiene latte in polvere)

Preriscaldate il forno a 180 °C.

In una ciotola pesate gli ingredienti asciutti e mescolate bene.

In un’altra ciotola sbattete l’uovo con il burro fuso e il latte, poi unite questi ingredienti liquidi a quelli asciutti e mescolate velocemente con la frusta, in modo che la polvere venga ben inglobata dai liquidi, ma senza preoccuparvi di eliminare tutti i grumi.

Sistemate dei pirottini di carta nelle cavità di uno stampo di muffin (con queste dosi ne avrete 10-12) e riempiteli per 2/3 con ilcomposto, con l’aiuto di un cucchiaio.

Infornate e cuocete per 20 minuti.

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PANCAKES

Ingredienti per 3-4 persone

Per il preparato

220 g di farina 0

mezzo cucchiaino di lievito in polvere per dolci (o baking powder)

la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio

un cucchiaio di zucchero

un pizzico di sale

Ingredienti da aggiungere

2 uova

60 g di burro fuso

370 ml di latticello**

Mescolate gli ingredienti asciutti che compongono il preparato in una ciotola. In un’altra sbattete le uova con il burro fuso (intiepidito) e il latticello. Unite i due composti e mescolate con una frusta. Il composto deve essere più denso dell’impasto per le crèpes, per capirci, altrimenti una volta versato in padella si espanderà troppo. Se avete tempo, lasciate riposare il composto per 20-30 minuti.

Prendete una padella antiaderente pesante e ungetela con un po’ d’olio (operazione che farete solo una volta) poi fatela riscaldare su fuoco moderato e cominciate a versare un mestolo di composto. La frittella può essere girata quando compaiono delle bollicine in superficie. Se vi accorgete che si è cotta troppo da un lato, vuol dire che il fuoco è troppo forte, abbassate la fiamma.

Continuate così fino ad esaurimento della pastella, e servite con l’immancabile sciroppo d’acero.

**per sostituire il latticello potete mescolare 120 ml di yogurt, 250 ml di latte e un cucchaio di succo di limone, e lasciar riposare per 15 minuti (o prepararlo in anticipo e conservarlo in frigo). Come dicevo, in mancanza anche di yogurt, si può anche usare solo il latte (riducendo la dose a 320 ml perchè è più liquido).

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Elvira Costantini

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