Roma Golosa, prima edizione

Si è appena conclusa la prima edizione di Roma Golosa, evento ideato dal Gastronauta Davide Paolini, in collaborazione con Excellence Magazine di Pietro Ciccotti; una sorta di villaggio del gusto nel cuore della capitale, per una tre giorni all’insegna delle eccellenze italiane, dai produttori, ai ristoratori, agli operatori della comunicazione.

Evento articolato, contrassegnato da una nutrita presenza di espositori, in rappresentanza di alcune tra le migliori produzioni enogastronomiche dello stivale; alcuni ben noti e presenti spesso nelle kermesse dedicate al buon mangiare, come Dok dall’Ava, TortaPistocchi, le mozzarelle de Il casolare di Mimmo la Vecchia, i prodotti molisani de Il Campo, il capocollo delle sorelle Santoro, solo per citarne alcuni, altri invece all’esordio con qualche prodotto che rappresenta una novità. E’ il caso della Bagna Cauda in vasetto, de Il Mongetto, che propone anche sughi, confetture e conserve; diluita in olio e riscaldata, la salsa piemontese promette assenza di baci per le successive 48 ore. Interessanti le conserve di mare di Mr. Fish, cotture leggere per mantenere quanto più intatti possibile i sapori del mare, come seppie, polpo o una zuppa di pesce. Molto originali le composizioni dolci di Shockino, cioccolatini componibili fino a ben 216 combinazioni per garantire giocosità e nuove esperienze gustative. Davvero interessante il latte condensato di Dolcelatte, con le insolite e buonissime aromatizzazioni al mandarino, al rum o grappa.

Una bella fetta dello spettacolo la hanno fatta gli chef, con i loro cooking-show, nomi del calibro di Heinz Beck, Cristina Bowermann, i fratelli Roscioli e Fulvio Pierangelini. Ci è piaciuta l’energia e la verve di Alessandro Miocchi e Giuseppe lo Iudice di Retrobottega, una delle migliori cucine-bistrot al momento sulla piazza romana, che hanno presentato il loro Piccione, ripieno delle sue stesse interiora e accompagnato da verdure di stagione, come le puntarelle. Ai forni invece si sono alternati nome del calibro di Renato Bosco di Saporè, Diego Vitagliano dell’omonima pizzeria e Franco Pepe, che deliziato i presenti con una succulenta pizza fritta.

Spazio anche per chi – a vario titolo – si occupa di comunicazione: è stata presentata la nuova versione della app di Punterella Rossa, sito di riferimento per i gourmand romani, una app che promette di consigliare il meglio in fatto di ristorazione, street food, bar, pasticcerie sulla base della geolocalizzazione. Pecora Nera, casa editrice specializzata nella realizzazione di guide enogastronomiche indipendenti, ha premiato le migliori trattorie, botteghe, gelaterie ed enoteche di Roma e del Lazio, mentre, sul palco della sala degustazioni anche 4 foodblogger – Luca Sessa, Fedora d’Orazio, Merco Ricci, Laura Conforti – hanno avuto il loro momento di gloria sul palco, con la preparazione di un panino realizzato utilizzando 20 tra gli ingredienti presenti nel mercato dei produttori. Non sono mancate le presentazioni di libri, come quella della guida dei Ristorante da Scoprire di Marco Bolasco, e quella delle ricette natalizie di Gianfranco Vissani, che non ha deluso il pubblico dei suoi aficionados, esternando – casomai ce ne fosse stato ancora bisogno – il Vissani pensiero contro tutto e contro tutti.

Già alla prima edizione Roma Golosa mostra la sua identità nell’ambito delle manifestazioni enogastronomiche, ponendosi nel solco tracciato dal Taste di Firenze ed occupando una nicchia ancora libera nella capitale; a mio parere andrebbe forse anticipata di qualche settimana, per far meglio incontrare domanda e offerta, prima delle feste natalizie.

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Fabrizio Cioffi

1 Commento Aggiungi un commento

  • La Bagna Cauda ed io ti ringraziamo molto per aver solleticato la tua attenzione!
    Solo una precisazione, gli artigiani del Mongetto operano dal 1982 e presenti in quel di Roma dal 1985 con il mitico “peperoncino farcito cappero ed acciuga in olio extra vergine d’oliva

    Siamo stati anche gli artefici di ormai antiche manifestazioni in quel di Marino all’Elio Cabala con sempre la presenza dell’indimnticabile GINO VERONELLI.
    Grazie ancora e buon lavoro!
    Roberto

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