Sinterklaas, una festa del Nord Europa

Sinterklaas kapoentje, gooi wat in mijn schoentje, gooi wat in mijn laarsje, dank je Sinterklaasje!

La sera del 5 dicembre nei Paesi Bassi (ma anche il Belgio) si festeggia Sinterklaas, San Nicola (che sarebbe il 6 dicembre). È il culmine di circa tre settimane di trepida attesa per i bambini che finalmente riceveranno gli agognati regali dal canuto vescovo e dai suoi aiutanti mori.

EricMinnaard_Folla2

La festa di Sinterklaas risale all’alto medioevo, ma come la si racconta e festeggia ai giorni nostri deriva da un librino di disegni e racconti pubblicati nel 1850 da un insegnante scrittore di poesie e libri per bambini, Jan Schenkman.

EricMinnaard_SintBoot

Secondo il suo racconto, che poi è diventato una codificazione, Sinterklaas arriva ad Amsterdam dalla Spagna con una nave a vapore il primo sabato di novembre dopo San Martino. La nave è piena di regali che il sant’uomo sul suo cavallo bianco distribuirà ai bambini con l’aiuto dei suoi aiutanti, gli Zwarte Pieten (leggasi svarte piten, plurale, se il Piet è uno si legge pit – Pierino il nero). Da alcuni mesi c’è un gran dibattito sulla faccia nera di questi aiutanti, che sarebbe un richiamo alla schiavitù ed offensivo per le persone di colore e c’è chi li vuole abolire.

Scarpa

La scarpa

Nei Paesi Bassi è tradizione che dal momento in cui Sinterklaas è arrivato, si metta vicino al camino (o al termosifone oppure dietro la porta dell’ingresso) una scarpa con dentro una carota e dei disegni fatti apposta: di notte Sinterklaas va sui tetti a controllare i bambini e Zwarte Piet scende dal camino a lasciare dei dolcini e piccoli regali. La carota è per il cavallo. E prima di andare a letto i bambini cantano le varie canzoncine (http://youtu.be/LizIbhXtqp0) (http://youtu.be/N3Xog7hPxvA)

Haarlemmerbuurt_pakjes

Pakjesavond

La sera del 5 dicembre (ma potrebbe essere il weekend prima o quello dopo, a seconda degli impegni moderni) è praticamente impossibile invitare un olandese, sono tutti in famiglia a festeggiare pakjesavond (si legge pàcchiesàfont), la sera dei pacchetti regalo. Anche se non ci sono bambini, la scusa per riunirsi resta. Di solito si fa un solo regalo a persona, tirata a sorte qualche settimana prima, e si fa anche una surprise, una sorpresa. Si tratta di un lavoretto fatto con le proprie mani che prenda un po’ in giro la persona che lo riceve. A me, per esempio, tanto tempo fa una collega mi ha regalato un cuscino di panno rosa a forma di topo enorme, con la coda di cordoncino e i baffi fatti con gli scovolini da pipa: questo perché ho il terrore dei topi. Ad un’altra collega che invece aveva delle difficoltà ad usare il computer e avrebbe preferito scrivere tutto a mano, ho regalato un klinker, un grande mattone di cemento con cui qui sono lastricati i marciapiedi, con un martello e uno scalpello… Oltre alla surprise è d’obbligo la poesia scherzosa in rima baciata.

TastofAmsterdamPortadecorata

Scherzi e surprises a parte, quando la famiglia è tutta riunita suona il campanello ed ecco Sinterklaas con uno o due Pieten: sono di solito un membro della famiglia o un vicino di casa travestito, oppure un attore ingaggiato. I bambini si siedono sulle ginocchia di Sint che chiede se il bambino è stato bravo tutto l’anno e controlla le risposte nel suo librone. E se fa no no con la testa, il bambino deve promettere di comportarsi meglio l’anno successivo. Perché i bambini cattivi invece di dolci e giocattoli non ricevono nulla e Sinterklaas se li porta via col vapore in Spagna il giorno dopo.

Wiki-Sinter-claes-3 bambini

Chi è Sinterklaas?

Della vita di Sinterklaas, San Nicola, vescovo di Myra, nell’attuale Turchia, si sa poco, tranne il fatto che è morto il 6 dicembre. Già nel VI sec. era venerato nell’Impero Bizantino e dal X anche in quello d’occidente. Dopo che le sue reliquie furono trasferite a Bari nell’XI sec. dai leggendari 66 marinai baresi, Nicola divenne il patrono della città e santo protettore di marinai, mercanti, donne non sposate e bambini. Ci sono molte leggende e racconti di miracoli da lui compiuti, come per esempio quello di resuscitare tre bambini che erano stati uccisi da un macellaio e messi sotto sale. Oppure di aver salvato tre ragazze dalla prostituzione gettando di nascosto per tre notti consecutive attraverso la finestra sacchetti con monete d’oro dando loro così una dote per sposarsi. Da quest’ultima leggenda deriva probabilmente la storia che Sinterklaas di notte va a visitare le case e lascia doni ai bambini. Come santo patrono dei marinai gli sono state dedicate molte chiese lungo le coste in tutta Europa.

EricMinnaard_Sint2

La storia della festa

Nel medioevo la festa di Sint-Nicolaas (perché così è il nome intero di Sinterklaas) era festeggiata dagli studenti nei conventi in tutto il nord Europa. Nel nord della Francia era patrono degli scolari e ‘appariva’ portando doni a quelli bravi e rimproverando aspramente quelli pigri. A volte uno studente si travestiva da santo e andava in giro ad elemosinare per strada e a portar scompiglio. Le feste si sono diffuse proprio grazie a queste iniziative nei conventi.

Alcune fonti tardo medievali olandesi parlano di offerta di cibo a scolari e coristi, oltre che ai poveri. In altre fonti si parla di festa di strada, con mercati e fiere, durante le quali ragazzi e ragazze in età da marito si scambiavano cuori di zucchero fondente e bambole di speculaas (pan di spezie). È in questo periodo che nasce la tradizione di mettere la scarpa. Le confraternite di Sint-Nicolaas organizzano non solo processioni ma anche grandi banchetti, osteggiati però dalla chiesa cattolica come espressioni troppo laiche ed estreme di una semplice festa di un santo. Dopo la Riforma la chiesa protestante tenta senza successo di proibire questa festa cattolica, ma bisognerà aspettare la metà del XVIII sec., quando i ricchi borghesi delle città intraprendono i primi tentativi per renderla più ‘civile’: nel giro di un secolo passa dalla strada all’interno delle mura domestiche.

IsGeschidenis_Sinterklaas-en-zijn-Knecht2

Come già accennato è solo nella seconda parte del XIX sec. che appaiono i contorni attuali grazie al librino del maestro Jan Schenkman. Qui si fondono elementi antichi e nuovi, come l’arrivo di Sinterklaas dalla Spagna, l’entrata trionfale in città, la visita alle scuole, la sera dei pacchetti regalo. In seguito si aggiungono le canzoncine.

La festa borghese descritta da Schenkman con pakjesavond è tuttavia tipica delle città: in campagna e nei paesetti ancora per molti anni si mette solo la scarpa o lo zoccolo con qualcosa per il cavallo e i ragazzi grandi girano mascherati in modo irriconoscibile gridando per i paesi e le fattorie spaventando i bambini, distribuiscono dolcetti e chiedono soldi o altri dolci. L’introduzione della festa nuovo stile avviene soprattutto tramite le scuole e ha fatto pian piano scomparire quasi del tutto le varianti regionali e campagnole.

Pepernoten2

Che si mangia a Sinterklaas?

Ci sono molte cose tipiche di questo periodo, e alcune hanno avuto un tale successo che ormai si trovano tutto l’anno, come gli speculaas, i biscotti di pan di spezie (ma dovrete avere pazienza fino a martedì prossimo, perché ci sarà un post dedicato a loro).

LetteraE_cioccolatoDecorata

Altrettanto famose ma più legate al periodo festivo sono le lettere di cioccolato: si dona la lettera iniziale del nome del ricevente.

WIKIBoterletter

Sempre una lettera, ma solitamente la S di Sint o più raramente la M di? Mamma? (non lo so e non lo sanno neanche loro) e molto più spesso semplicemente una I dritta (che allora si chiama amandelstaaf, staffa di mandorle), è la banketbakkersletter, la lettera del pasticcere: una pasta sfoglia che racchiude un cuore di marzapane e può essere anche decorata.

Tra i dolcini da distribuire a manciate si trovano i taai-taai (piccoli biscotti all’anice a forma di vescovo e parecchio gommosi – taai, appunto), le schuimpjes, specie di meringhette di varia forma, spesso mescolate alle pepernoten (noci al pepe), piccoli biscottini rotondi di pan di spezie, e sempre di meno le kruidnoten (noci alle spezie), fatte con un impasto simile a quello dei taai-taai.

Nelle pasticcerie si trovano le speculaaspoppen, grandi biscotti a forma di donna o di uomo, il borstplaat, zucchero fondente simile al fudge inglese, a forma di cuore o tondo e vari dolcini di marzapane.

Dappertutto monete di cioccolato benauguranti e il famoso bisschopswijn (si legge biskopsvein – vino del vescovo), un vin brûlé che contiene anche buccia di limone.

E per darvi qualcosa da fare nel lungo weekend dell’Immacolata, vi propongo la mia versione delle pepernoten.

PepernotenMarina

Pepernoten di Marina

250 gr farina
125 gr zucchero scuro di canna
125 gr burro morbido
2 cucchiai di spezie per speculaas (vedi sotto)
3 cucchiai latte
½ bustina di lievito per dolci
sale

Riscaldare il forno a 150° C.
Rivestire una teglia con la carta forno.
Fare la fontana con la farina in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il burro, le spezie, un pizzico di sale, il lievito e il latte. Impastare brevemente le briciole fino ad avere una pasta morbida.
Formare delle palline della grandezza di nocciole, metterle in teglia e far cuocere per circa 20 minuti. Far raffreddare. Diventano dure.
Si conservano molto tempo in un barattolo di latta e il gusto ne acquista.
Vale la pena fare il doppio o il triplo di questo impasto.

WIKISpeculaaskruiden

Spezie per speculaas (versione originale)

30 gr cannella
10 gr chiodi di garofano
10 gr noce moscata
5 gr pepe bianco
5 gr anice
5 gr semi di coriandolo

Macinare tutte le spezie e mischiarle. Conservare in un barattolo ben chiuso.

Nota di Marina:
Dato che non amo molto la cannella, ne ho messo solo 15 gr e ho aggiunto i semini di 2 baccelli di cardamomo e un cucchiaino di zenzero in polvere. Per colpa di quella disgraziata della mia bilancia il pepe bianco non si è pesato bene e deve essere diventato parecchio di più, col risultato che le mie pepernootjes sono diventate davvero pepate (ma bbone!).
Queste sono le spezie che ho miscelato io:
15 gr cannella
10 gr chiodi di garofano
10 gr noce moscata
10 gr pepe bianco (ridurre però a 5 gr)
5 gr anice
5 gr semi di coriandolo
2 baccelli di cardamomo (i semini)
5 gr zenzero

L'autore Vedi tutti gli articoli Sito web dell'autore

Marina Vizzinisi

1 Commento Aggiungi un commento

  • […] da Madrid – sì sì, ai bambini si può far credere di tutto –  vi ha raccontato tutto Marina QUI. Aggiungo solo che in Belgio, paese della birra, il kit di benvenuto include non solo la carota per […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati da *