Un mondo di bacche in tre lingue

Volevo cominciare questo post scrivendo che se si fosse organizzato un campionato mondiale di raccolta di bacche, i Finlandesi avrebbero senz’altro sbaragliato i concorrenti a mani basse. Ma poi ho scoperto che il campionato esiste, e ovviamente sono loro, i Finlandesi, ad averlo ideato.

Bacche, false bacche o veri e propri frutti di bosco: come che sia, la Finlandia ne è il paradiso. In un territorio letteralmente ricoperto da foreste, crescono all’incirca cinquanta varietà di bacche selvatiche (marjat in Finlandese), delle quali trentasette commestibili. E disponibili per tutti. Una legge, il cosiddetto “Diritto di tutti”, garantisce infatti la possibilità di raccoglierle praticamente ovunque, persino in terreni privati, rispettando alcune condizioni e attenendosi ad alcuni obblighi. E i Finlandesi fanno largo uso del diritto in questione; è consueto vedere intere famiglie munite di secchi che vagano per boschi approvvigionandosi a mani nude, con appositi guanti o con un attrezzo chiamato marjapoimuri, un tempo in latta o in legno, oggi prevalentemente in plastica, che potete vedere nell’immagine:

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Foto: http://www.museokompassi.fi

Le lunghe ore di insolazione estiva rendono bacche e frutti di bosco particolarmente succosi e dolci; passeggiando anche solo ai margini di un bosco li vedrete spuntare ovunque, li troverete senza sforzo alcuno. Pensate che ogni anno ne crescono più di 500 milioni di chilogrammi di cui solo il 10% viene raccolto, benché i Finlandesi ne siano consumatori accaniti: circa 8 chili l’anno a persona. Tra le bacche in questione, alcune sono diffuse anche in altri paesi, altre sono varietà specifiche del territorio.
Orientarsi in questo profluvio rosso-violaceo è difficile: ecco perciò un piccolo dizionario trilingue delle bacche finlandesi, in suomi (Finlandese, appunto), Italiano e Inglese, con nome botanico per togliere ogni dubbio.

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Cominciamo dalla vasta famiglia dei mirtilli: il mirtillo, così come noi lo conosciamo (Vaccinium myrtillus), in Inglese bilberry, è chiamato, in Finlandese, mustikka. Ma ne esistono altre varietà:

Puolukka è il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea); cowberry o lingonberry in Inglese. E’ tra i più amati soprattutto per la preparazione di marmellate;

Karpalo (Vaccinium oxycoccus), rosso e acidulo (it. mirtillo artico o ossicocco – ing. cranberry), cresce nelle torbiere tra il muschio che ha nome sfagno. Ama il gelo, che addirittura ne migliora il sapore, ed è tra le bacche di più tardiva maturazione.

Pensasmustikka (Vaccinium corymbosum), scuro, è il mirtillo gigante americano, o blueberry.

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Juolukka (Vaccinium uliginosum), è simile al mirtillo comune, ma con frutti più grandi, succoso e dal gusto poco pronunciato, più delicato. In Italiano pare abbia nome mirtillo palustre. In Inglese, bog bilberry o northern bilberry.

Venendo al ribes, quello rosso comune, che cresce anche alle nostre latitudini (Ribes rubrum), è detto Herukka o Punaherukka (Ing. redcurrant). Tra le varietà, il ribes nero (Ribes nigrum), Mustaherukka in Finlandese, in Inglese blackcurrant, e innumerevoli altre, dal taikinamarja (Ribes alpinum), poco saporito, alle bacche simili di ogni colore, che da sole potrebbero comporre un intero vocabolario ma non sempre hanno un corrispettivo in altre lingue.

La nostra mora (Rubus ulmifolius), in Inglese blackberry, si chiama Karhunvatukka, ma non è molto diffusa.

Ricercata e pregiata è invece la Lakka o Hilla (Rubus chamaemorus), la cosiddetta mora artica, o camemoro (cloudberry), simile alla mora per forma ma di colore tra l’arancione e il giallo oro, poco dolce, dal sapore leggermente muschiato; bacca dal costo piuttosto elevato che si trova di frequente venduta in vaschette immersa nel proprio succo.

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Ma la bacca di maggior pregio in assoluto è la Mesimarja (Rubus arcticus), o lampone artico (arctic raspberry o arctic bramble): è l’unica della quale non sono riuscita a vedere un solo esemplare durante la mia permanenza in Finlandia, né nei boschi né al mercato. D’altronde pare che la sua presenza si stia diradando a causa dell’intensificarsi dello sfruttamento delle foreste. Considerata una vera prelibatezza da gourmet, è simile alla lakka ma rosso scuro, talvolta quasi nera. Ha un gusto particolarmente intenso e un profumo potente.

Foto: kuopionluonnontieteellinenmuseo.fi

Foto: kuopionluonnontieteellinenmuseo.fi

Il lampone comune (Rubus idaeus), in inglese raspberry, ha nome Vadelma.
E se la Karviaismarja (Ribes uva-crispa) è presente da noi e nota come uva spina (gooseberry), due varietà specifiche delle terre nordiche sono la Variksenmarja (Ing. crowberry, nome scientifico Empetrum nigrum) che in Italiano dovrebbe tradursi moretta palustre, ma al riguardo non ho certezze, e la Tyrnimarja (Hippophae rhamnoides), traducibile con olivello spinoso, in Inglese sea buckthorne. Bacca ovoidale, giallo-arancione, dal gusto acidulo e non particolarmente piacevole, ma, come tutte le altre, assai ricca di proprietà benefiche, vitamine e minerali.

Da non dimenticare, anche se non si tratta di bacche, le comuni fragole (Mansikka), che in Finlandia hanno il loro trionfo in estate e sono deliziose.

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Inutile dire che l’esorbitante messe di bacche produce un altrettanto esorbitante quantità di confetture, presente nella maggior parte dei dolci finlandesi, succhi, bevande fermentate. E’ possibile acquistare in ogni mercato bacche essiccate e polverizzate utilizzabili per aromatizzare yogurt, tè e dolci.

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Giovanna Esposito

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