Le fettuccine all’Alfredo

Quelli di voi che viaggiano negli Stati Uniti, avranno più volte trovato sui menù dei ristoranti locali un piatto strano, Fettuccini Alfredo: un piatto di tagliatelle affogato nella panna e nel formaggio e costellato dagli ingredienti più strani.
E chi di voi ha amici d’oltreoceano non si è sentito dire ‘Ah, beato te che puoi sempre mangiare Fettuccini Alfredo in Italia!’ oppure ‘Ah, non vedo l’ora di venire in Italia a mangiare Fettucini Alfredo!’
Ma cosa sono queste fettuccine all’Alfredo? Chi le ha inventate e come mai sono così conosciute negli Stati Uniti? E sono davvero un piatto italiano?

Le fettuccine all’Alfredo sono, malgrado la loro popolarità solo all’estero, davvero un piatto italiano. Per la precisione un piatto romano (ed infatti si chiamano fettuccine e non tagliatelle). E Alfredo è veramente esistito e c’è ancora un suo ristorante a Roma, a Piazza Augusto Imperatore. Ines Di Lelio, la nipote di Alfredo Di Lelio, l’inventore di queste famose fettuccine all’Alfredo ci racconta la storia di questo piatto di… fettuccine in bianco con il Parmigiano!

“Mio nonno, Alfredo Di Lelio, nacque nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, e cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo scomparso intorno al 1910 per far posto alla costruzione della Galleria Colonna (che ora è diventata Galleria Alberto Sordi).”
Il 1908 fu un anno speciale per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce nella trattoria di Piazza Rosa le sue fettuccine, divenute poi famose in tutto il mondo.

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“Mia nonna Ines era parecchio debilitata dal parto del suo primogenito (mio padre Armando). Così nonno Alfredo si inventò le sue fettuccine per darle un piatto sostanzioso ma facile da digerire, una specie di ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano. In pratica della pasta in bianco ma con le fettuccine fresche fatte in casa con farina di semola e uova fresche. Il piatto fu un gran successo in famiglia prima di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio.”
“Nonno era davvero un personaggio, aveva i baffi alla Umberto e ad un certo punto gli erano venuti i calli alle mani a forza di mischiare le sue fettuccine davanti ai clienti.”

Nel 1914, a seguito della chiusura della trattoria materna a Piazza Rosa per far spazio alla costruzione della Galleria Colonna, Alfredo si trasferì in via della Scrofa. Lì aprì il suo primo ristorante, che gestì con il figlio Armando fino al 1943, per poi cedere l’attività a due suoi camerieri, estranei alla famiglia.
“Ma nonno Alfredo non riuscì a stare a lungo lontano dalle pentole. Infatti nel 1950 (aveva già 67 anni!) riprese il controllo della cucina aprendo con mio padre Armando il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore 30.”

Mary Pickford e Douglas Fairbanks

Mary Pickford e Douglas Fairbanks

“È con questo nuovo ristorante che il nonno ottenne un enorme successo di pubblico e di clienti negli anni della dolce vita. Un successo che dura tutt’ora e che richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo. Tutti vogliono assaggiare le famose fettuccine all’Alfredo, fettuccine fresche condite al doppio burro e che servo io stessa al tavolo del cliente. In questo modo mando avanti una tradizione di famiglia ormai centenaria, quella cominciata da nonno Alfredo per nonna Ines, continuata poi da mio padre Armando e ora da me e mio fratello Alfredo.”

“La cosa particolare a questo proposito è che le fettuccine sono servite ai clienti con 2 posate d’oro: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 a nonno Alfredo dai due noti attori americani del cinema muto di quei tempi, Mary Pickford e Douglas Fairbanks in segno di gratitudine per l’ospitalità.”
Ma non fu solo ospitalità quella che concesse Alfredo ai due attori: gli spiegò anche la ricetta, che loro replicarono spesso in casa durante cene con altre stelle del cinema e dello spettacolo, facendo così nascere la leggenda di questo piatto.

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Il dono così generoso che Di Lelio ricevette non passò sotto silenzio e la stampa americana contribuì a far pubblicità al ristorante romano. Divenne così un locale famoso e tutte le star di Hollywood che andavano a Roma nel periodo d’oro del cinema americano non mancarono di gustare le fettuccine da Alfredo.

“Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe all’inizio del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, gli disse che lui era un “attore” della cucina romana nel mondo e gli consigliò di attaccare alle pareti del ristorante le sue foto con i noti personaggi soprattutto dello spettacolo, del cinema e della cultura in genere che erano ospiti di “Alfredo”. In questo modo la fama del locale crebbe moltissimo e anche ciò fa parte della tradizione di famiglia che continuo a tenere sempre viva con affetto ed entusiasmo.”

Ines Di Lelio aggiunge: “Desidero precisare che gli altri ristoranti con il nome “Alfredo” a Roma non appartengono alla mia famiglia”.

Ristorante Il Vero Alfredo
Piazza Augusto Imperatore 30
Roma

Tutte le foto dal sito del ristorante

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Marina Vizzinisi

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