A la mère de famille. Delizie di oggi e d’antan

Correva l’anno 1761 quando Pierre-Jean Bernard fondò la Maison Bernard, che oggi, dopo esser discesa lungo i rami della sua famiglia e poi passata di mano in mano, ha nome “A la mère de famille”.
L’impresa è nota per essere la più antica cioccolateria di Parigi e, in effetti, facendo alcuni passi lungo i corridoi della storia, si scopre che lo è davvero. Almeno, è la più antica cioccolateria parigina ancora in attività.

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Foto: ©MOSSOT – Wikimedia commons

Fu nel XVII secolo che la passione per il cioccolato esplose in Francia. Nel 1609, in seguito alle persecuzioni dell’Inquisizione spagnola, alcuni ebrei portoghesi si stabilirono a Saint-Esprit, piccolo villaggio e poi quartiere di Bayonne, nei Pirenei Atlantici. Maestri nella lavorazione del cioccolato, che era quasi esclusivo appannaggio dell’allora Regno Unito di Spagna e Portogallo, portarono con sé il proprio savoir-faire e avviarono la loro attività in terra francese. Ma fu solo quando il cioccolato varcò gli ampi portoni delle regge e fece il suo ingresso a corte che raggiunse il vero successo; artefici ne furono due sovrani di Francia che avevano preso moglie spagnola: Luigi XIII, sposato con Anna d’Austria, e Luigi XIV, che impalmò Maria Teresa d’Austria. Le due regine consorti precedettero Maria Antonietta nella devozione verso il cioccolato, così amato nel loro paese d’origine.

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Tra quegli anni e il 1761, di certo sorse (ma scomparve negli anni ’50 del ‘900) la ditta Chocolats Lombart, prima azienda cioccolatiera di Francia, fondata nel 1760, con negozio parigino al Boulevard des Italiens; e sicuramente prima di “A la mère de famille” ci fu “Au negre joyeux”, cioccolateria probabilmente aperta nel 1748 di cui non rimane che la pittoresca insegna di legno, al 14 di Rue Mouffetard, fonte di infinite polemiche perché evocatrice di colonialismo e razzismo.
L’insegna parrebbe ritrarre un domestico di colore intento a servire una elegante dama bianca; parrebbe, dico, perché il domestico sembra abbia una sorta di tovagliolo al collo ed anche la sua posizione, tra una sedia vuota e il tavolo, dà l’impressione che sia invece un commensale. In ogni caso, l’uomo ha un bel sorriso sul volto che ben esprime il concetto di “joyeux”. Si ventila l’ipotesi che fosse al servizio di Madame du Barry, e che la nobile signora lo inviasse spesso e volentieri ad approvvigionarsi di cioccolato presso il negozio di Rue Mouffetard, angolo Place de la Contrescarpe.
Fu solo nel 1800, invece, che nacque la ditta Debauve & Gallais, ad opera di Sulpice Debauve, farmacista di corte per Luigi XVI e Maria Antonietta, ditta che si gloria di aver servito anche Luigi XVIII, Carlo X e Luigi Filippo e che oggi viene da alcuni citata come la più antica cioccolateria parigina.

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“A la mère de famille”, fondata, come dicevamo, nel 1761, era originariamente un’épicerie, specializzatasi via via in prodotti di confetteria e cioccolato; quella che un tempo fu la Maison Bernard prese il suo nome attuale in omaggio a Marie Adélaide Bridault, la “madre di famiglia” che la gestì, lavorando con energia e dedizione per mantenere ben quattro figli, dopo essere rimasta vedova di Jean-Marie Bridault, il precedente proprietario. Oggi a condurre la ditta è la famiglia Dolfi e ad assicurare la qualità delle mille dolcezze in vendita è il pasticciere e cioccolatiere Julien Merceron, le cui ricette sono raccolte in un bel libro arricchito da foto d’epoca e dalla storia della maison.
Sono nove i punti vendita parigini, ma quello originario, dove tutto cominciò oltre 250 anni fa, è al numero 35 di Rue du Faubourg Montmartre, in un quartiere affascinante, affollato di edifici liberty e di passages couverts, le suggestive gallerie che si insinuano tra e nei palazzi, e il magnifico negozio della “madre di famiglia” non vi sfigura nemmeno un po’: dopo essere stato meta abituale, nei tempi andati, delle ballerine delle Folies Bergère, che lo sceglievano per una pausa golosa, vede ai giorni nostri un ininterrotto pellegrinaggio di clienti abituali e di turisti, attratti non solo dalle sue squisitezze ma anche dalla bellezza e dalla ricchezza del suo décor Belle Époque immutato dai primi del ‘900.

La varietà, il pregio dell’offerta e il fascino retrò del negozio di Rue du Faubourg Montmartre valgono sicuramente una visita: tra scaffali di legno, pavimenti piastrellati, splendidi lampadari e antiche cassettiere, c’è da perdersi in mezzo alla frutta candita e alle praline, alle tavolette pregiate e alle creme spalmabili, ai dolcetti e alle caramelle e alle tante specialità regionali francesi: calissons, guimauves, roudoudou, coquelicot, madeleines de Commercy e cotignac d’Orleans, Negus di Nevers e Bêtises di Cambrai…
E se nessuno di questi nomi è in grado di sedurvi o di suggerire alcunché alla memoria delle vostre papille, ci sono sempre delizie di cioccolato e di caramello, torroni e cake ad attirare l’attenzione, per tacere delle confezioni civettuole e accattivanti che si fanno ancora più vezzose in prossimità del Natale e della Pasqua.
Tutto ci invita a sentirci Maria Antonietta per qualche momento, o anche danseuse delle Folies Bergère, in tempi felici in cui, a quanto pare, né le gran dame né le ballerine abbracciavano l’astinenza da ogni dolcezza.

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Giovanna Esposito

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