Il solstizio d’estate con le erbe delle fate

Il Solstizio d’Estate è il momento dell’anno in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima. Il momento cioè in cui è più alto nel cielo e le giornate sono più lunghe. Per il 2016 sarà durante la notte del 20 giugno, di oggi, alle 22.34. Per le popolazioni celtiche, ad esempio, che dipendevano esclusivamente dal sole per luce e sostentamento, il Solstizio d’Estate era un momento di grande importanza sia dal punto di vista pratico che spirituale. Molti sono i riti e le tradizioni che hanno a che fare con luce, natura, erbe e spiriti assortiti. La verbena (verbena officinalis) è un’erba magica molto potente ed è particolarmente usata durante le celebrazioni del Solstizio d’Estate. Una piantina umile, con fiorellini per nulla appariscenti, originaria del Sud Europa ma diffusa in tutto il mondo, è considerata l’erba santa o l’erba della grazia, ed è usata per portare benedizioni e contrastare le influenze negative. Può essere conservata insieme ad un mazzo di tarocchi per aumentare la forza e l’accuratezza delle divinazioni ed è un ingrediente molto comune nei riti d’amore. La si può portare in un sacchettino dentro la tasca come protezione e per buona fortuna in amore, e qualche rametto bruciato come incenso porterà benessere ed aiuterà a superare le difficoltà economiche.

Nei paesi in cui le tradizioni celtiche sono ancora vive, la verbena viene colta dai Druidi durante il Solstizio d’Estate, nel momento in cui sorge Sirio, con un’accetta od un coltello e usando la mano sinistra. Subito dopo viene offerto del miele alla terra in ricompensa per aver raccolto una pianta sacra.

Ad averlo saputo prima avrei evitato di estirparla con tanta accuratezza dai vasi delle mie rose, dove aveva trovato terreno fertile da anni. Ci farò più caso negli anni futuri.  Anzi, pensandoci bene, qualche rametto deve pur essere rimasto nascosto dietro qualche foglia!

Anche a non voler credere alle magie, un infuso di verbena essiccata sarà utile per curare una leggera insonnia o piccoli problemi di nervi. Ha anche un blando potere diuretico, stimola il fegato ed è benefica per la vescica ed utile per le mestruazioni dolorose.
Basterà lasciare un cucchiaino di verbena essiccata in una tazza d’acqua calda per 5 minuti.

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I giorni intorno al Solstizio sono anche quelli in cui i Cristiani celebrano San Giovanni Battista, ed in questo periodo l’erba di San Giovanni (hypericum perforatum) è nel suo momento di massima fioritura. Anche questa pianta è considerata molto potente, sia dal punto di vista medicinale che magico e, se raccolta durante il Solstizio o nel giorno di San Giovanni (il 24 giugno) si crede sia resa ancora più efficace dall’energia del sole.

L’erba di San Giovanni viene comunemente usata per trattare la depressione, come sedativo o per calmare i nervi, ed ha proprietà antibatteriche e depurative. Può essere utile per curare artrite e sciatica, per problemi di stomaco, emicrania ed addirittura per disinfettare le ferite. La tintura madre o l’olio sono ottimi rimedi per artrite e contratture o per  scottature ed eritemi solari.

I maghi e le maghe hanno sempre usato l’iperico per proteggersi dagli spiriti maligni e dal fuoco e come omaggio agli dei del sole.

Ed ecco la star delle piante che ruotano attorno al Solstizio d’Estate: il sambuco, che i Celti considerano l’albero sacro per le fate:

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Potrete facilmente preparare uno sciroppo di sambuco a casa con:

1 kg zucchero bianco
1,5 l acqua bollente
30 infiorescenze di sambuco, sciacquate e sgrondate per eliminare eventuali insetti
4 limoni medi biologici tagliati a quarti, ai quali sarà stata prima grattugiata la buccia
55 g acido citrico se si intende conservare lo sciroppo più a lungo

una telina di cotone per filtrare
bottiglie sterilizzate

In una grossa ciotola dissolvere lo zucchero con l’acqua bollente. Mescolare bene. Aggiungere la buccia di limone grattugiata ed i limoni a quarti. Aggiungere anche le infiorescenze e, nel caso lo si usi, l’acido citrico. Coprire con un tovagliolo e lasciar macerare 48 ore. Filtrare con il telo di cotone in una seconda ciotola prima di trasferire il tutto nelle bottiglie sterilizzate. Conservare in un luogo fresco e lontano dalla luce solare.

Attenzione attenzione, lo sciroppo di sambuco piace alle fate. Verranno certamente a visitarvi se dormirete sotto un sambuco nella notte del Solstizio con un bicchiere di sciroppo accanto!

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Daniela Acquadro

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